

Mostra d'arte a Mel
DA DE CHIRICO A FONTANA, I GRANDI NOMI DELLA PITTURA ITALIANA DEL NOVECENTO IN MOSTRA AL PALAZZO DELLE CONTESSE DI MEL IN UNA MOSTRA DAL TITOLO "GLI ANNI DELLE GUERRE E DELLE RICOSTRUZIONI"
Apre a inizio ottobre la rassegna promossa dalla Pro Loco Zumellese che rivisita i percorsi dell’arte italiana nel cinquantennio che va dal 1914 al 1964, con opere dei principali esponenti dell’arte italiana
De Chirico, Tomea, De Pisis, Burri, Fontana, Campigli, Simonetti, Tancredi, Manzoni, Severini, Afro Basaldella. Sono questi alcuni dei grandi nomi della pittura italiana del Novecento protagonisti della mostra che si svolgerà, dal 3 ottobre al 6 gennaio 2016, al Palazzo delle Contesse, nel centro storico di Mel (BL), su iniziativa della Pro Loco Zumellese, associazione con una consolidata esperienza nell’organizzazione di importanti rassegne artistiche. Il progetto, condiviso con l’amministrazione comunale, intende rivisitare i percorsi dell’arte italiana nel cinquantennio che va dal 1914 al 1964, un periodo storico segnato da due conflitti mondiali e dalle ricostruzioni che ne sono seguite. Da qui il titolo di una mostra che, per la ricchezza e il valore delle opere esposte, richiamerà l’attenzione degli appassionati di tutta Italia: «Gli anni delle guerre e delle ricostruzioni».
In questo mezzo secolo di profondi mutamenti storici, assistiamo a un costante intreccio tra le proposte innovative e destabilizzanti delle avanguardie e la consacrata fedeltà alla matrice classica della nostra cultura, tratto caratteristico delle correnti più tradizionaliste. «Un intreccio – spiega Giovanni Granzotto, curatore della mostra – che spesso è stato facilitato e sostenuto da artisti che hanno camminato in entrambe le direzioni, coma Balla, De Chirico o Soffici, o che si sono posti come filtro o trait d’union tra poli diversi, se non addirittura opposti, come Virgilio Guidi. La mostra di Mel non ha la pretesa di esaurire scientificamente un percorso tanto complesso e allo stesso tempo fondamentale per tutta l’arte moderna, ma intende offrire uno spaccato di alcuni straordinari momenti innovativi e riflessivi dell’arte italiana, produttivi di un fil rouge spesso davvero sorprendente. I visitatori avranno così l’opportunità unica di vedere insieme alcune opere dei maestri delle Avanguardie di questo cinquantennio, nonché dei principali esponenti della tradizione».